Ore 20:30, tutti davanti alla TV: Mattarella torna con la sua “maratona riflessiva” di fine anno!

Stasera il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, terrà il suo decimo discorso di fine anno, il grande classico che anticipa cenoni, tombolate e parenti che ti chiedono “quando ti sistemi”. L’obiettivo? Strappare un attimo di silenzio tra i fiumi di prosecco e gli assalti al panettone per ricordarci che sì, siamo italiani, ma con un pizzico di coscienza collettiva (perché di solito la dimentichiamo sotto l’albero).

Il programma della serata? Un Mattarella versione motivatore zen!
Con il suo stile asciutto e diretto – roba che un tweet al confronto sembra prolisso – il Presidente parlerà di pace (che non sia solo una scusa per fare yoga), di contrasto alla violenza (che include evitare di litigare sul cenone) e di libertà (tipo lasciar scegliere agli altri se mettere l’uvetta nel pandoro).

Partecipazione democratica: “Andare a votare non fa ingrassare”
Un altro tema clou sarà, ovviamente, la democrazia: perché a detta di Mattarella, non basta che esista, bisogna usarla. Tradotto? “Andate a votare, che no, non si paga il parcheggio al seggio”. E anche stasera ci ricorderà che democrazia non è solo un bel vocabolo per fare bella figura su Instagram, ma roba seria che riguarda tutti noi, pure quelli che usano il cellulare per inquadrare il soffitto.

Riflettori sul 2024: un anno “impegnativo” (per usare un eufemismo)
Nel suo bilancio annuale, il Presidente parlerà del 2024 come di un “anno difficile”, che detto da lui suona diplomatico, ma tra guerre, crisi economiche e il prezzo dei carburanti, è stato più che altro una gara a chi si lamenta di più su WhatsApp. La pace, ovviamente, sarà uno dei punti principali, anche perché “pace” è più bello da dire di “smettetela tutti di litigare, su”.

Le luci in fondo al tunnel (spoiler: non sono i fuochi d’artificio)
Non mancheranno le critiche: sicurezza, femminicidi, precariato, giovani che emigrano – un catalogo che ormai conosciamo bene. Ma Mattarella, che non è tipo da buttare tutto in pessimismo cosmico, ci spronerà anche a guardare il lato positivo: no, non siamo un Paese perfetto, ma possiamo crescere insieme. Un po’ come quando ci si divide l’ultimo pezzo di pandoro senza far partire una faida familiare.

Quindi, italiani, stasera alle 20:30 tutti sul divano, telecomando in mano e orecchie tese: Mattarella è pronto a ricordarci che l’Italia ha sempre un motivo per brindare, anche se ogni tanto ce ne dimentichiamo. E poi, dai, è un’ottima scusa per tenere occupato lo zio che vuole parlare solo di politica!


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